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Una nuova rivoluzione potrebbe abbattersi nel mondo del calcio. La Superlega europea, uno dei tanti progetti decantantati dai nostri presidenti (considerati dei sognatori) pare poter diventare realtà.
La rivoluzione
Tre Coppe. Un sistema che prevede promozioni e retrocessioni all’interno di esse con i campionati che verrebbero giocati a metà settimana. Un progetto partito dall’ECA (capitanata dal presidente Agnelli) e che, se confermato, potrebbe avere inizio a partire dal 2024/2025.
Niente Champions League
La Champions League potrebbe dunque diventare una Superlega e diventerebbe di fatto la competizione più importante per i club. A seguire ci sarebbero Europa League 1 e 2. In queste ultime due competizioni ci sarebbe un sistema di promozioni e retrocessioni che coinvolgerebbe 96 squadre (32 per l’Europa League 1 e 64 per la 2). La novità più grande tuttavia, sarebbe determinata dal fatto che le 32 squadre che si contenderanno la Superlega, avranno la certezza di far parte sempre della competizione, non dovendo dunque più precoccuparsi di ottenere la qualificazione passando dal campionato, ma bensì dal cammino fatto nella Superlega stessa.
Addio al nostro calcio
Se tutto ciò avverrà, porterebbe ad una definitiva spaccatura nel mondo del calcio, dove la forbice tra grandi squadre e medio piccole si amplierebbe in modo irrevocabile. Uno spaccato che ci priverebbe di poter vivere le favole che hanno sempre accompagnato questo sport; dei cammini come quello Atalanta, del Chievo dei miracoli o di dare importanza all’epocale vittoria del Leicester di Ranieri. Solo 4 squadre si qualificherebbero infatti dai tornei nazionali e altrettante arriverebbero dall’Europa League. Un cammino difficile e quasi impossibile. I campionati perderebbero di valore e importanza. Essi servirebbero solo a determinare le squadre qualificate all’Europa League 2. Lo stesso campionato dovrebbe essere spostato durante i giorni infrasettimanali, proprio per lasciar spazio nel weekend alle gare di Superlega. Nel trienno 2024-2027 si disputerebbero qualcosa come oltre 650 gare europee. Un numero impressionante che, se confermato dalla riunione del 17 Maggio tra le 55 federazioni europee e la UEFA, metterebbero la parola fine al calcio che abbiamo sempre visto, apprezzato e amato.