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Roland Garros – La favola di Marco
E poi arriva una telefonata. Tante trame dei migliori film hanno un inizio simile. Marco Trugelliti, tennista argentino 28enne, numero 190 del ranking mondiale, venerdi scorso non era riuscito a qualificarsi per le fasi finali del Roland Garros. Rientrato Barcellona dalla sua famiglia, era pronto a riprendere la sua solita vita ed il suo lavoro da dipendente. La visita di nonna Lela per alleviare la delusione e la promessa di farle vedere le bellezze di Barcellona.
La telefonata
Dicevamo della telefonata. Si, perchè a volte anche ai più grandi è servita un bel po’ di fortuna per entrare nella leggenda –Abebe Bikila non si qualificò per i giochi Olimpici di Roma-. Così, d’un tratto arriva una chiamata da Parigi:
– “Kyrgios si è ritirato, se arrivi in tempo per la firma Lunedi tocca a te”.
Roland Garros – Trungelliti: da Barcellona a Parigi in macchina con nonna e mamma.
This is Marco Trungelliti pictured in a car driving 10 hours or so Barcelona to Paris as the lucky loser to play Tomic after Kyrgios withdrew.
He arrived around midnight, taking to the court at 11am local time.
He’s just taken the first set against the Aussie. pic.twitter.com/p8YfhPLwpD
— Emily Benammar (@EmilyBenammar) May 28, 2018
Parte una corsa contro il tempo, quell’auto affittata per portare in giro per la catalogna nonna Lela si trasforma nell’auto della speranza. Il fratello alla guida, nonna e mamma al seguito per 10 ore di viaggio senza soste, oltre 1000 km, destinazione Parigi. Marco arriverà entro la mezzanotte, apporrà la sua firma e 11 ore dopo supererà con un 6-4; 5-7; 6-4; 6-4; Bernard Tomic. Il tutto sotto gli occhi del fratello, della mamma e di nonna Lela che ha appena fatto il viaggio più bello ed emozionante della sua vita.
Happy Trungelliti on his presser. What a story pic.twitter.com/COtYckp5Nj
— Ilya Ryvlin (@ryvlin) May 28, 2018