Londra 2012 – Galiazzo, Nespoli, Frangilli: i tre Robin Hood d’oro

credit immagine: Ian Patterson.

Londra 2012. Arriva una delle medaglie d’oro più inaspettate di quella Olimpiade, ma forse anche tra le più belle. Sarà perché si tratta della prima medaglia che l’Italia vincerà in terra londinese o semplicemente perché si chiude con un finale da sogno.

Londra 2012, tiro con l’arco: la finale

L’Italia arriva a giocarsi la medaglia d’oro olimpica dopo aver battuto Tapei agli ottavi, la temibile Cina ai quarti e il Messico in semifinale. Il team composto da Marco Galiazzo, Mauro Nespoli e Michele Frangilli, sa che l’ultima freccia da scoccare è sempre la più importante e che il 10 precedente non serve a nulla senza la successiva perfezione. Così, tra il gradino più alto del podio e il trio azzurro, c’è “solo” la montagna USA da scalare. Una montagna da superare colpo su colpo.

Londra 2012, Ita-Usa

La gara è subito tirata. I nostri alla prima tornata si portano leggermente avanti, con un 27 a 26 frutto di un buon turno da parte di Frangilli. Al secondo giro gli Azzurri sono ancora in testa; Frangilli ancora super. Nespoli fatica. Si chiude avanti per 54 a 52. Gli USA non demordono, ma sale in cattedra un grande Marco Galiazzo che, con un 10 sublime, tiene a bada gli americani. Si va al riposo e l’Italia è avanti 110 a 106. Quattro punti di vantaggio che terremo fino al penultimo giro, quando gli Stati Uniti si rifanno sotto e dimezzano lo svantaggio. 165 a 163 e mancano 6 frecce. Solo 6 frecce che decideranno l’ingresso tra gli immortali dei dello sport o la discesa verso la terra. Partono gli USA: 10, 10, 9. Gli Azzurri rispondono: Nespoli 9, Galiazzo 10, ma Frangilli fa 8. Ultimo giro. L’Italia è avanti 192 a 191. Un solo punto e tutto può accadere. Gli USA tirano per primi e chiudono la loro Olimpiade con 218 punti, mettendo pressione all’Italia. Mancano le ultime 3 frecce. Nespoli fa 9, Galiazzo stecca e fa 8. Manca un solo colpo agli Azzurri e per Frangilli non vi è margine di errore. Un 10 o sarà medaglia d’argento. L’arco si tende, la concentrazione è massima. Michele scocca la freccia più importante della sua vita e centrerà un Oro Olimpico che non dimentichemo mai. I tre Robin Hood italiani sono medaglia d’oro, per un Momento di Sport indimenticabile.

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