Ciak si Giro – Giro d’Italia 2018, Terza Tappa: Sorvolando Eilat, Elia Viviani concede il bis

credit immagine: Leandro Neumann Ciuffo .

Giro d’Italia 2018 – Terza ed ultima tappa in terra israeliana di questo Giro Be’er Sheva – Eilat 229 km.  Il clima è quello arido del deserto, la vegetazione è scarsa e il vento soffia tagliente; una tappa piatta ma ostile, tante le energie spese che nell’economia di una corsa a tappe di tre settimane si faranno sentire. Tra scenari biblici, cammelli e gente a cavallo, ci caliamo nella parte e pensiamo subito che la carovana rosa pare essere in cerca della terra promessa.

Terra che rivedrà Martedi, dopo il giorno di riposo, quando il Giro solcherà le sponde siciliane, mettendo piede in madre patria. Il collegamento in tv inizia presto, giusto il tempo per veder partire la fuga che pronti via subito si lancia. Partono Enrico Barbin che vuole difende la maglia azzurra conquistata ieri (le montagne vere ancora devono arrivare ma è cosa prestigiosa portare la maglia in Italia), Marco Frapporti e il fuggitivo di ieri Guillaume Boivin, che attendevamo presto in un’altra fuga e non ci ha delusi; il suo obiettivo sembra essere conquistare la speciale classifica dei chilometri passati allo scoperto faccia a vento. Le ore della diretta sono tante, i telecronisti danno spazio al pubblico e ne esce fuori un simpatico aneddoto di Silvio Martinello che parla del suo esordio alla prima gara tra i professionisti nel 1987 <<Quando esordivi tra i professionisti, alla prima gara una corsa a tappa in Sicilia, dovevi andare in testa al gruppo, venivi chiamato dai “vecchi” del gruppo, ti dovevi presentare: nome, cognome, età e caratteristiche; quest’ultima era il massimo del divertimento perché si veniva dai dilettanti, un altro ciclismo, e la frase più consueta “sono un corridore abbastanza completo mi difendo un pò in tutti i campi” e la risposta della vecchia guardia era “Sì, un altro che va piano dappertutto”>>.

E come dargli torto…

Tornando alla corsa i fuggitivi arrivano al Gp, è c’è una vera e propria bagarre tra Barbin e Boivin, divisi da un punto nella classifica della maglia azzurra. Il primo vincerà il confronto conservando la maglia. I tre si ricompattano e la corsa va avanti, mandando in scena il classico stillicidio dei secondi persi dai fuggitivi. Comincia il nostro zapping compulsivo. Diamo un’occhiata alla Moto Gp, Dovizioso in una carambola tra lui, Pedrosa e Lorenzo cade, ed a vincere è il solito Marquez che fa un passo avanti in classifica dopo la caduta del forlivese. Uno sguardo al campionato e spicca il pareggio del Napoli in casa del Torino che di fatto consegna lo scudetto alla Juventus. Torniamo così alla corsa rosa. I fuggitivi vengono ripresi a 5,5 km dall’arrivo e il gruppo si lancia per l’ennesima volata. Un altro show di Elia Viviani che, con un cuor da leone, resiste a Bennett (che lo chiude vicino alle transenne) e va a vince meritatamente la seconda tappa. Rohan Dennis mantiene la Maglia Rosa.

 

Domani turno di riposo, per via del trasferimento in Sicilia. Ci preme ringraziare il pubblico di questa tre giorni di pellegrinaggio, entusiasta, innovativo e che ha saputo rendere omaggio alla nostra amata corsa.

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