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L’espulsione della discordia
25 Gennaio 1995. A Selhurst Park va in scena la gara tra Crystal Palace e Manchester United. La gara è in perfetto equilibrio, quando d’un tratto una trattenuta da parte di Shaw, giocatore del Palace, provoca la reazione della stella dei Red Devils Eric Cantona. L’arbitro estrae il rosso ed il numero 7 dello United si avvia verso gli spogliatoi.
“Tornatene in Francia, francese figlio di puttana!”
All’improvviso accadde l’impensabile. Un “tifoso” Matthew Simmons, inveisce contro Cantona dagli spalti, continuando ad insultare pesantemente il francese.
Eric Cantona, già nervoso per il cartellino rosso, perde il controllo: corre verso Simmons e con un calcio volante (e svariati pugni), sferra un attacco furioso, deciso e mirato.
L’accaduto fa il giro del mondo. Simmons viene condannato a 7 giorni di carcere per gli insulti. Anche per Cantona la squalifica sarà esemplare: 2 settimane di carcere -poi tramutate in 120 ore di servizi sociali e 20000 sterline-, e ben 9 mesi lontano dai campi che di fatto costarono lo scudetto al Manchester United.
Una conferenza stampa surreale
Così arriviamo alla conferenza stampa della stella del Manchester, convinti che delle scuse (per quanto non sentite) placheranno gli animi e ridurranno la dura squalifica.
Eric Cantona ha molti difetti, ma nessuno può certamente tacciarlo di incoerenza. Così, il francese, davanti ad una sala gremita da giornalisti provenienti da tutto il mondo, sorseggiando un bicchiere d’acqua, apre (e chiude) la conferenza stampa così:
“Quando i gabbiani seguono il peschereccio è perché pensano che verranno gettate in mare delle sardine.”
Ringrazia i presenti, si alza e corre via.
A distanza di 24 anni, quel Momento di follia generale, verrà stigmatizzato dai tanti addetti ai lavori e da tutti “i partecipanti” della triste vicenda. Da tutti, tranne da Eric Cantona. Già, perché se ancora oggi chiedete al boss quale sia stato il Momento più bello della sua carriera, lui vi risponderà senza alcun dubbio
Coerenza e follia. In una parola, Eric Cantona.