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Alex Zanardi – Una vita a cento all’ora, ma con un foglio rosa di troppo
Alessandro Leone Zanardi, meglio conosciuto come Alex Zanardi non ha bisogno di presentazione.
Dalla sua Castel Maggiore partì con tanti sogni nel cassetto e con una passione per il motorsport nata quasi per caso.
Il suo talento lo portó a gareggiare prima in Formula Uno e poi oltreoceano nella Formula Cart.
Proprio negli Stati Uniti, Alex trova la sua dimensione. Infiammerà il cuore dei tifosi con uno spettacolare sorpasso al celeberrimo “cavatappi” e vincerà dominando due volte il campionato.
Tali risultati gli valsero una seconda possibilità in Formula Uno con la scuderia di Sir. Frank Williams. La stagione del ritorno però si rivelò avara di soddisfazioni e a fine stagione Zanardi, un po’ demotivato, si allontanò momentaneamente dalle corse.
Il richiamo dei motori però era troppo forte per restare per troppo tempo lontano dalle competizioni, così opta per il ritorno alla Formula Cart con la certezza che possa portare nuova linfa alla sua carriera.
#indycar #retro – March 21, 1999 – Homestead – Rd. 1 of the 1999 CART @FedEx Championship Season saw Alex Zanardi go back to Formula 1, leaving the field wide open between the likes of Greg Moore, @paultracy3 @dariofranchitti Adrian Fernandez, @jimmyvasser and rookie @jpmontoya. pic.twitter.com/9LxtgGt89W
— Champweb (@champwebdotnet) March 21, 2018
Il terribile incidente
Nella tappa europea di Lausitzring, il fato lo porrà davanti alla sfida più difficile, quella che inevitabilmente cambierà il modo di vedere e vivere la propria vita. Dopo un Pit-Stop la sua auto va in testa coda a causa dell’olio sparso sulla corsia, la monoposto fuori controllo rientra in pista e viene colpita all’altezza del muso dove alloggiano le gambe.
L’impatto è tremendo, la situazione che si presenta agli occhi dei soccorritori è disperata. Alex Zanardi viene trasportato d’urgenza all’ospedale di Berlino dove riceverà ulteriori soccorsi.
Zanardi tenendo fede al suo secondo nome, lotta come un leone e riesce a vincere la sua gara più bella. Nemmeno la Nasa riuscirà a spiegarsi dove abbia trovato la forza per rimanere in vita con un solo litro di sangue rimasto in corpo.
L’amputazione alle gambe non intaccherà la sua caparbietà e la voglia di ritornare a vivere pienamente la sua vita. Zanardi diventerà così un esempio di forza, tenacia e del non mollare mai anche nei momenti più bui ed in situazioni che sembrano senza uscita.
L’esame di guida
Uno degli aneddoti che spesso racconta Alex è quello della bocciatura all’esame di guida per la patente. Già perchè Zanardi quell’esame non lo passerà. Il motivo? Dopo aver concluso ovviamente in maniera impeccabile l’esame di guida, nello scendere dall’auto non guarderà dagli specchietti e con la portiera dell’auto colpirà un malcapitato ciclista. L’esame non verrà superato e Zanardi, provetto pilota, lo dovrà inevitabilmente ripetere.
Il racconto si conclude come spesso avviene con un sorriso, sorriso che in Alex Zanardi abbiamo avuto modo di vedere ed apprezzare più volte.
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